Anatocismo conto corrente, l’azienda che fa causa alla banca recupera € 48.000,00.
L’azienda decide di fare causa alla banca per il recupero di somme indebite derivanti da rapporto di conto corrente aperto nel 1994. Il primo passo è stato mettere in sicurezza la società attrice da ogni rischio chiudendo il rapporto con questa banca.
Mettere in sicurezza l’azienda deve essere sempre la priorità!
L’esistenza o meno del contratto è il presupposto giuridico fondamentale per capire se e come procedere a fare causa alla banca per anatocismo su conto corrente. In questo caso il contratto non era mai stato sottoscritto dal cliente e confermato dalla banca a seguito di richiesta – alla banca – dell’eventuale copia conforme del contratto. Richiedere sempre alla banca la copia del contratto non è mancanza di fiducia nei nostri clienti ma una buona prassi di verifica delle informazioni ricevute, soprattutto nel caso di rapporti bancari aperti molti anni fa.
Sulla base dell’inesistenza del contratto e con l’azienda in sicurezza da rischi di revoche e soprattutto di segnalazioni anomale in Centrale dei Rischi Banca d’Italia si procede a far causa alla banca.
In merito al contratto il giudice così si esprime: “Pertanto sussistono indizi gravi, precisi e concordanti circa la mancata pattuizione di un contratto di conto corrente e di apertura di credito tra le parti dell’odierno giudizio.”
L’indebito quantificato a mezzo a mezzo CTU è di € 48.000,00.
Scarica qui l’ordinanza:ORDINANZA PV 2020